giovedì 24 settembre 2009

Pablo Neruda WALKING AROUND

Succede che mi sento stanco di essere uomo

Succede che entro nelle sartorie e nei cinema

avvizzito, impenetrabile, come un cigno di feltro

che naviga in un’acqua di origine e di cenere.

L’odore dei barbieri mi fa piangere e stridere

Voglio solo un riposo di ciottoli o di lana

Non voglio più vedere stabilimenti e giardini

Mercanzie, occhiali e ascensori.

Succede che mi stanco dei miei piedi e delle mie unghie

E dei miei capelli e della mia ombra

Succede che mi stanco di essere uomo.

Tuttavia sarebbe delizioso

Spaventare un notaio con un giglio reciso

O dar morte a una monaca con un colpo d’orecchio.

Sarebbe bello andare per le vie con un coltello verde

E gettar grida fino a morir di freddo.

Non voglio essere più radice nelle tenebre,

barcollante, con brividi di sonno, proteso all’ingiù,

nelle fradice argille della terra

assorbendo e pensando, mangiando tutti i giorni.

Non voglio per me tante disgrazie

Non voglio essere più radice e tomba

Sotterraneo deserto, stiva di morti,

intirizzito, morente di pena.

E perciò il lunedì brucia come il petrolio

Quando mi vede giungere col mio volto di carcere

E urla nel suo corso come ruota ferita

E muove passi di sangue caldo verso la notte.

E mi spinge in certi angoli, in certe case umide,

in ospedali dove le ossa escono dalla finestra,

in certe calzolerie che puzzano d’aceto

in strade spaventose come crepe.

Vi sono uccelli color zolfo e orribili intestini

Appesi alle porte delle case che odio,

vi sono dentiere dimenticate in una caffetteria

vi sono specchi

che avrebbero dovuto piangere di vergogna e spavento,

vi sono ombrelli dappertutto e veleni e ombelichi.

Io passeggio con calma, con occhi, con scarpe,

con furia, con oblio

passo attraverso uffici e negozi ortopedici

e cortili con panni tesi a un filo metallico:

mutande, camicie e asciugamani che piangono

lente lacrime sporche.

giovedì 16 aprile 2009

mercoledì 11 marzo 2009

...tonotipicità delle membrana basilare!

..piccolo promemoria per l'impedenzometria!


Impedenzometria:

L'apparecchiatura impedenzometrica è in grado di inviare un tono-sonda con caratteristiche di "frequenza", intensità (modulo) e fase di valore fisso.

L'impatto del tono-sonda con il sistema trasmissivo dell'orecchio medio darà origine ad un'onda riflessa che sarà variata in fase ed in intensità ed invariata in frequenza.L'onda riflessa corrisponderà all'energia non trasmessa: più elevata è l'impedenza dell'orecchio medio e maggiore risulterà l'intensità e la sfasatura dell'onda riflessa.

L'onda sonora così riflessa sarà inviata al sistema di analisi dell'apparecchiatura:

il sistema provvede alla comparazione dei valori di fase che ci informa sui valori di reattanza. La reattanza del sistema timpano ossiculare è funzione di massa e rigidità. Mentre l'intensità ci informa sulla resistenza offerta dall'orecchio medio.

Esistono 2 metodi possibili nell'ambito dell'indagine impedenzometrica.

Impedenzometria assoluta (o statica): il sistema timpano-ossiculare è in quiete. Intorno agl'anni '40 si era pensato che misurando l'impedenza dell'orecchio medio si sarebbero trovati dei valori diversi tra orecchi sani e orecchi patologici e tra una patologia e l'altra, ma i range di normalità erano troppo ampi e quindi non veniva fuori la diagnosi.

Se viceversa il sistema è in movimento dinamico avremo dei valori di impedenza relativa (o dinamica):

si fanno così 2 tipi di indagini

1) Timpanometria : vengono prodotti nel condotto valori di pressione positivi e negativi in modo da alterare i rapporti di pressione sui due lati della membrana. Permette una valutazione dinamica dell'orecchio medio ed è capace di evidenziare disfunzioni tubariche, essudati e stati cicatriziali nella cassa, interruzione della catena ossiculare, blocchi dell'articolazione stapedovalare, perdite di elasticità della membrana.

2) Riflessometria : si determina un movimento a seguito della contrazione riflessa del muscolo stapedio a seguito di opportuna stimolazione sonora. E' l'esame a completamento per la valutazione delle varie forme di patologia del sistema trasmissivo.

Nel caso di ipoacusie neurosensoriali può dare una diagnosi per lesioni cocleari o retro cocleari e permette quantizzazione del recruitment. E' in grado di fornire dati per la previsione della soglia audiometrica tonale Riflessometria : è un arco riflesso che dalla cellula ciliata cocleare arriva al muscolo stapedio ipsi laterale e controlaterale, ossia con stimolazioni sonore > 70-90 dB si ha un adattamento di impedenza bilaterale.

Importante: per quanto riguarda l'audiometria infantile esistono 4 momenti clinici che coinvolgono il metodo riflessometrico:

I) evidenziazione e conferma di ipoacusie trasmissive. O di soprammissione di componenti trasmissive a deficit neurosensoriali.

II) Determinazione del livello di lesione neurosensoriale: cocleare o retro cocleare.

III) Previsione della soglia audiometrica.

IV) Programma di protesizzazione. ipoacusie trasmissive : la riflessometria viene usata nei bambini quando non si ha la conferma della via ossea. La riflessiometria può evidenziare due dati clinici:a) impossibilità ad evocare il riflesso stapediale.b) marcata riduzione in ampiezza.

In presenza di uno dei due dati dobbiamo pensare ad una ipoacusia trasmissiva o mista. Determinazione di lesione cocleare o retro cocleare: quando ci troviamo davanti ad ipoacusie di tipo neurosensoriale puro ci sono alcuni test per stabilire se tali danni sono cocleari o retrococleari: test di Metz e test di Andersen.

Il problema della previsione di soglia: Niemeyer e Sesterhenn nel 1972 sono stati i primi a proporre una metodica su base riflessometrica per prevedere in maniera obiettiva la soglia uditiva media. Tale previsione è basata sul presupposto che nelle ipoacusie neurosensoriali la differenza tra la soglia per il riflesso per i tono puri e quella per i rumori a banda larga viene a ridursi in funzione del grado di deficit uditivo (nel soggetto normoacusico tale differenza è nell'ordine dei 30 dB.

Premesse generali alla valutazione del timpanogramma:

picco su valori di pressione negativi sono indice di cattiva funzione tubarica.

La pressione alla quale il timpanogramma raggiunge il suo picco massimo è importante per la determinazione del punto di massima mobilità del sistema = ammettenza statica = funzione reale del sistema timpanossiculareandamento andulante in prossimità del punto di pressione 0, questo NON è indice di patologia.

Acquisisce significato patologico se il picco si mantiene inalterato per tutta la lunghezza del tracciato.

Il concetto di è stato introdotto allo scopo di avere una misurazione che esprime la ripidità della curva in prossimità del picco:

Timpanogramma tipo A: presente in soggetti normoudenti; nell'Ipoacusia percettiva Otosclerosi Presenta 4 curve con andamento a campana e con valori di conduttanza e suscettanza in prossimità dello zero. Il valore del delle curve è compreso tra il 30% ed il 70% dei valori massimi di conduttanza e suscettanza.

Timpanogramma tipo B : presente in soggetti ostruzione tubarica, Otite sclero-adesiva, Otite tubo-timpanica, Otiti acute recidivanti. Siccome nel timpanogramma di tipo B sono comprese patologie dell'orecchio medio abbastanza disomogenee, esso è suddiviso in sottotipi:

Sottotipo B1: ostruzione tubarica senza secrezione:4 tracciati a campana con valori pressori da -100 a -250 mmH2O, con gradiente INFERIORE alla norma. In qualche caso potrebbe esserci riflesso evocabile.

Sottotipo B2: ostruzione tubarica con presenza di liquido nella cassatracciati a campana con valori pressori da -250 a -400 mmH2O, con basso gradiente. Il riflesso è NON evocabile.

Sottotipo B3: otite tubo timpanica con glue ear e otite sclero adesiva (conseguenza della prima)4 tracciati completamente piatti con riflesso NON evocabile.

Sottotipo B4: tracciati a campana a BASSISSIMO gradiente e riflesso NON evocabile.

Timpanogramma tipo C: esiti cicatriziali di pregresse perforazioni o comunque timpano sclerosi. Le curve presentano picchi alti ed acuti in presenza di valori di pressione zero, con un valore di gradiente superiore al 70%.

Timpanogramma tipo D: indice di discontinuità, lussazione o malformazione della catena. I tracciati presentano curvature ad ampio raggio con la parte centrale spianata ( la curva assume l'aspetto di plateau) ed hanno un aspetto a doppia gobba.

Lo studio del riflesso consente deduzioni sulla catena ossiculare:

la presenza del riflesso evidenzia che l'interruzione a livello delle branche della staffa.

La mancanza del riflesso evidenzia che l'interruzione della catena è nel tratto esterno all'inserzione del muscolo stapedio.

Timpanogramma tipo E: tube beate o pulsazioni patologiche nella cassa. I tracciati sono caratterizzati da brusche variazioni di ammettenza sincrone agl'atti respiratori o al polso vascolare che si ripetono in modo ritmico per tutta la lunghezza del tracciato.

Timpanogramma di tipo MISTO: esiste la possibilità di imbattersi in forme a patologia mista dell' orecchio medio e quindi talvolta è impossibile inquadrare il timpanogramma.

le cellule ciliate esterne sono dotate di elettromotilità

Queste sono le cellule ciliate esterne dell'organo del Corti che è la zona della nostra coclea deputata alla ricezione delle afferenze meccaniche del suono ed alla loro trasduzione in potenziale d'azione. L'elettromotilità di queste cellule ciliate esterne sta alla base dell'esame delle otoemissioni acustiche con il quale si fa lo screening neonatale per l'intercettazione precoce delle sordità!